24 Agosto 2023
Se riguardo all’operatività un’azienda ha un ampio ventaglio di scelte davanti, rispetto all’amministrazione e alla contabilità c’è poco da fare: la gestione interna è la scelta obbligata per un’azienda che voglia strutturarsi.
Ci sono cose che, in un contesto aziendale sano, non ammettono creatività. Sono l’amministrazione e la contabilità. Spesso questi ambiti sono demandati in tutto o in parte ad una figura esterna, il commercialista. Diciamolo subito con forza, la figura del consulente esterno è fondamentale e imprescindibile. Troppo spesso però a questa risorsa vengono affidati compiti operativi. Anche in Officine era così in passato.
Si tratta della scelta giusta? Senza ombra di dubbio… no, non è la scelta giusta. Per un non addetto ai lavori, o per un imprenditore, figura che per indole mal sopporta tutto quello che sembra macchinoso e improduttivo, la contabilità può sembrare una banale data entry il cui risultato sono F24 da pagare. In realtà si tratta delle fondamenta su cui poggia l’azienda. Avere sotto controllo costantemente le dinamiche economiche e patrimoniali è qualcosa di imprescindibile.
Quanti imprenditori hanno provato la frustrazione di dover rimandare l’appuntamento in banca per un finanziamento o un mutuo perché il commercialista tardava ad inviare il bilancio provvisorio? Tutti almeno una volta nella vita. Quanti imprenditori, felici per l’aumento del fatturato, a chiusura di bilancio hanno amaramente realizzato che quegli sforzi non avevano generato ricchezza aziendale bensì solo contribuito alla crescita del PIL? Molti.
Gestire la contabilità internamente permette, sempre sotto la supervisione del commercialista, di avere i propri numeri sempre aggiornati. Inoltre innesca un meccanismo di crescita organizzativa: è necessario che sia presente in azienda almeno una figura specializzata. Questo accresce le competenze interne e fa si che il consulente esterno abbia un interlocutore preparato con cui interagire.
Certo, tutto questo ha un costo. Basta però soffermarsi un attimo sui benefici attesi, per comprendere che in realtà si tratta di un investimento lungimirante.
